20/05/14

Il telefono

"Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l'autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira. Non succede spesso, però."
Capitolo III.

Così riflette Holden Caufield.
Nell'epoca in cui è ambientata la vicenda i telefoni erano ancora a disco, i primi con i pulsanti compariranno negli anni '60.


Alexander Graham Bell
Antonio Meucci
Il primo apparecchio in grado di trasmettere la voce a distanza fu costruito da Innocenzo Manzetti negli anni cinquanta del 1800. Questa realizzazione non conobbe però una grande diffusione e l'invenzione del telefono elettrico è stata attribuita ad Antonio Meucci, che nel 1861 ne dimostrò pubblicamente il funzionamento.
Indipendentemente un dispositivo analogo fu inventato da Elisha Grey ma fu Alexander Graham Bell il primo a brevettarlo nel 1876.


Esempio di telefono a disco

Il telefono elettrico è un apparecchio che trasmette (e riceve) il suono (la voce ad esempio) sotto forma di onde elettromagnetiche a radiofrequenza. Il suono fa variare la corrente elettrica all'interno di un cavo generando così il segnale elettrico. Il cavo è collegato agli altri apparecchi telefonici attraverso delle centraline che smistano le diverse chiamate e convertono i dati in digitale.



Cabina telefonica, tipica inglese



"Quando scesi alla Penn Station, la prima cosa che feci fu di infilarmi nella cabina telefonica. Avevo voglia di chiamare qualcuno."
Capitolo IX.

"Ma quando entrai in quella cabina telefonica non ero più molto in vena di chiamare Jane. Ero troppo sbronzo, mi sa. Allora andò a finire che chiamai la vecchia Sally.
Dovetti fare una ventina di numeri prima di azzeccare quello giusto."
Capitolo XX